Che sai tu della vita
che s'interrompe mentre ancora vivi?
Che ne sai tu
di lacrime versate e trattenute
di quel dolor che preme dentro l'anima
che toglie spazio
gusto e sapore ad ogni tuo pensiero?
Che ne sai tu
dei momenti di gioia non goduti
d'entusiasmi repressi
di sorrisi apparenti
solo nel verso della bocca espressi?
Che ne sai tu
della vuotezza dei significati
dei pensieri insensati
che lascian solchi profondi sulla pelle
e nelle vie dell'anima
vanno a cristallizzarsi?
Non ne sai niente,... Non saperne mai!
Temporalestivo
Frammenti
giovedì 21 agosto 2025
Sorridimi,
tu che nel tuo infinito sogno
sai trovare
le piccole emozioni
che schiudono le corolle dei fiori,
ed ornano le tue notti
Sorridimi,
tu che lasci una carezza
al pensiero,
mentre va a ricercar
chi lo potrà amare
Sorridimi,
tu che dentro i tuoi occhi
sai far trovare
l'espressione del tuo silenzio,
e lasci che la voce
del cuore parli per te
SILENTE_ANIMA
Creava illusioni, nelle quali intrappolava gli altri, Lady Blue.
Indossava colori che non le appartenevano, parlava citando libri e film,
trasmetteva emozioni che aveva costruito e dipinto col pennello. Si
fingeva un' artista, e c' era chi ci credeva. Chi leggeva entusiasta
quello che vomitava nel proprio blog, o che elogiava le sue capacità
artistiche. Ma Lady Blue fingeva.
Lady Blue non provava niente. Era fredda. Un corpo vuoto. Un corpo vuoto
che voleva vivere. E così costruiva emozioni con le quali si riempiva.
Ma non sapeva gestirle. E allora si nascondeva dietro un monitor. Dal
quale elargiva preziosi consigli. Un monitor che la proteggeva e che la
aiutava a costruire le sue illusioni, i suoi labirinti mentali. Un
monitor che le permetteva di essere ciò che voleva fingere di essere.
Ed era così che appariva. Una dolce ragazza, fragile e sensibile, che
non veniva compresa da nessuno ma che aveva sempre una parola per il
dolore degli altri. Il dolore del quale si nutriva. Cercava persone che
avevano sofferenze reali per poterle imitare, e cercare poi di farle
divenire le sue marionette, catturandole nei suoi labirinti mentali,
dove tagliava loro le ali impedendogli di volare via. Aveva inventato il
suo perfetto personaggio da gioco di ruolo. Gli aveva dato un nome, un
ruolo, un carattere. Si era inventata una vita dietro che non
esisteva.Finti episodi di tentati suicidi, una depressione ed un
anoressia da cui non guariva e che esistevano solo nel suo blog; i suoi
idoli erano ovviamente personaggi disturbati come Christiane F. , i
tagli sui polsi, la disperazione per episodi che non erano mai esistiti.
Si muoveva sempre come su una lama di rasoio, fingendo di essere in
bilico sul suo dolore, non avendone alcuno. Lady Blue era maestra di
illusioni.
Era facile rimanerne intrappolati, se si era deboli. Era difficile
uscire dai suoi miraggi. Ma poteva ingannare solo chi si perdeva nel
deserto della solitudine, chi aveva sete di comprensione.
Era così che appariva. Il suo opposto. Cercava di ribaltare tutto ciò
che era. Ma l' effetto funzionava solo da lontano.Solo se filtrato da un
monitor.Le sue illusioni erano mutevoli, non erano mai le stesse,
cambiavano come cambiavano i suoi vestiti e il colore dei capelli. Era
complesso. E da vicino non riusciva a tenere su il teatrino che aveva
costruito. Rimaneva china sul bordo del suo baratro a vedere le sue
costruzioni crollare.Cercava di correre vie, di fuggire e non dare
spiegazioni. Ma non ci riusciva. Tutto crollava. Le sue relazioni si
basavano sulla distanza e sulla finzione. Da vicino era
impossibile.Tutta quella sensibilità, tutta quella comprensione, tutta
quella fragilità sparivano. Rimaneva solo le manie di possessione e
controllo. L' ossessione delle bugie degli altri. Le urla e le grida. Il
far sentire agli altri quanto erano sbagliati per i loro difetti.
Questo rimaneva. Nemmeno briciole.Ed era allora, avvicinandosi, che la
realtà tornava ad essere quello che era. Il miraggio svaniva, si
ribaltava tornando al suo posto. E Lady Blue tornava ad essere quello
che era.
Una scatola piena di coriandoli ritagliati dalle vite degli altri. E vuoto.
IrisLuna
Si adagiò su vellutati cuscini di muschio,
chiuse gli occhi al mondo per aprirli
ai sogni, piccole bolle di sapone
in cui si rifletteva l'arcobaleno.
Vide ciò che non esisteva realizzarsi,
sentì vibrare il cuore su note che fluttuavano
libere dal pentagramma, felici di essere
nell'infinito tra petali di stelle.
Vide la timida Luna sorridere ed il sole
emergere dal mare,
l'onda danzare
ed i fiori schiudersi d'inverno,
sentì il calore della neve, ed il tepore
dell'estate.....
Senti una voce mormorare:
" nei sogni tutto è possibile"
e, continuò a sognare......
ANIMA BLU
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