Stava là presso con acerba pena,
Tantalo in piedi entro un argenteo lago, l
a cui bell'onda gli toccava il mento.
Sitibondo mostravasi, e una stilla
non ne potea gustar: ché quante volte
chinava il veglio le bramose labbra,
tante l'onda fuggìa dal fondo assorta,
sì che apparìagli ai piè solo una bruna,
a un Genio avverso inaridita terra.
Piante superbe, il melagrano, il pero,
e di lucide poma il melo adorno,
e il dolce fico, e la canuta oliva,
gli piegavan sul capo i carchi rami;
e in quel ch'egli stendea dritto la destra,
vêr le nubi lanciava i rami il vento.
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